L’auricoloterapia è una tecnica della Medicina Tradizionale Cinese che consiste nella stimolazione di specifici punti dell’orecchio esterno allo scopo di riequilibrare l’organismo o più specificatamente terapeutico. Per la stimolazione sono usati vari metodi, tra cui l’applicazione a dimora e la pressione per mezzo di semi di vaccara o di sfarete magnetiche e non.
Sembra storicamente accertato che anche gli Egizi, Greci e Romani, tra il 500 a.C. e il 100 d.C. usassero vari tipi di stimolazione di punti auricolari per vari problemi, soprattutto in ambito sessuale e mestruale, come ricordano Ippocrate e Galeno. Dopo la caduta dell’Impero Romano, attorno al 200 d.C. antichi testi Persiani riportano come il trattamento della sciatica consistesse in una cauterizzazione di punti dell’orecchio.
Nel 1957 il Dr. Paul Nogier, un medico francese di Lione, osservò una scarificazione nell’orecchio di una sua paziente che era stata trattata con successo per una sciatica da un “praticone” francese. In seguito a questa osservazione, il dr. Nogier sviluppò una mappa somatotopica dell’orecchio basata sulla somiglianza dell’orecchio stesso con un feto rovesciato. Il suo lavoro fu dapprima presentato in Francia e successivamente pubblicato dalla Società Tedesca di Agopuntura, quindi infine tradotto in Cinese.
Nel 1958 un largo studio fu condotto dal Team di Ricerca in Agopuntura Auricolare dell’Esercito di Nanjing, che verificò clinicamente l’intuizione di Nogier.
Nel 1990, il Direttore Generale della World Health Organisation ha dichiarato ad un incontro internazionale che “l’auricoloterapia è probabilmente il più sviluppato e meglio documentato, scientificamente, tra tutti i microsismi dell’agopuntura, ed è il più largamente praticato.